Aprile | 2018 | Lisbona_Portogallo
Quando ho preso il biglietto aereo per Lisbona ero carica e pronta a sperimentare la mia nuova macchina fotografica. Peccato che poi, una volta atterrata in Portogallo, io mi sia ammalata.
Ho vissuto questo viaggio un po' a metà, e vorrei tornarci per viverlo meglio, al pieno delle mie energie. Anche mentalmente ero molto distratta e ho fatto stupidi errori che potevo evitare.
Al di là di tutto quello appena scritto, Lisbona è meravigliosa tanto quanto turistica. La quantità di gente presente in quei giorni proprio non me l'aspettavo, e neanche la grande quantità di camerieri che cercano di tirare dentro i turisti lungo la strada principale. Spostandomi un po' nei quartieri più caratteristici (e più pericolosi, dicono) ho scoperto un allegro animo di sopravvivenza.
Il Portogallo silenzioso si sta prendendo un pezzetto dei nostri cuori con i suoi sgargianti colori e la sua musica sofferente ma gioiosa. Una città del genere non ti lascia l'energia, né la carica, ma ti lascia il bisogno. La differenza è che l'energia e la carica vanno verso strade battute, il bisogno ti porta dove non pensavi ti servisse.
Io non pensavo di aver bisogno dei colori.
